"Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose… ci si può spingere a cercare quel che c’è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile”. (Italo Calvino)

L'opera di SReK parte dal figurativo per approdare ad un’incessante ricerca e sperimentazione della luce , del colore e della materia. Il percorso verso la pittura astratta non è progressivo. L’artista passa indifferentemente dal ritratto all’astrattismo, non c’è contrasto ma solo modi diversi di esprimere la pittura come ricerca. Utilizzando supporti e materiali diversi - tele, pannelli, acrilici, vernici, inserti materici - SReK mostra la sua innata bramosia di sperimentare e domare la materia, le diverse possibilità del colore e degli effetti luministici. Il colore è l’ input che genera la composizione.

Al colore “primordiale” ne seguono man mano altri, su vibranti stratificazioni che generano effetti sfocati e immagini nascoste a diffrangere la luce. Tutto si addensa e si stratifica. Il mezzo pittorico e il gesto contribuiscono a generare il risultato finale e l’obiettivo prefissato dall’artista.

Pennellate dense, sgocciolature, abrasioni, incisioni e sottrazioni di colore sgorgano imprevedibili, lasciano riemergere gli strati profondi e “antichi” del colore e del tempo trattenuto, come se l’immagine nascosta dietro tutti quei segni fosse stata rimossa dalla coscienza, cercando in qualche modo di riemergere dal fondo. Senza limiti alla possibilità di sperimentazione, l’artista viene catturato dal momento creativo e affida alla tela il suo istantaneo flashback , dando significato alla potenzialità del gesto, ricercando nell’immagine logorata della tela, nella forma lacerata del colore, ciò che sfugge, che inquieta e che è sepolto nella memoria. L’attenzione non si pone su un oggetto che vuole replicare il mondo, ma come realtà altra.

Dott.ssa Annalisa Perriello

Art Advisor